Il 21 giugno la Giornata Internazionale dello Yoga è diventato un appuntamento annuale anche per noi occidentali, c’è un enorme affluenza agli eventi che organizzano in molte città, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, infatti l’International Yoga Day si festeggia in quasi 180 nazioni.
Due anni fa l’ONU ha accolto con 175 voti favorevoli su 193 la richiesta del premier indiano Narendra Modi di istituire una giornata internazionale dedicata allo yoga, proclamando il 21 giugno come la Giornata Internazionale dello Yoga, l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha riconosciuto i benefici olistici di questa pratica senza tempo.
Lo yoga rappresenta una delle sei darśana, ovvero uno dei “sistemi ortodossi della filosofia religiosa” hindu. In epoca molto più recente lo yoga si è diffuso anche in tutto il mondo occidentale, perdendo quello che è il vero fine di questa meravigliosa disciplina e diventando più che altro un insieme di attività fisiche che hanno poco a che fare con lo Yoga tradizionale. In senso ampio lo yoga è una via di realizzazione spirituale fondata su una specifica filosofia che comprende un insieme di discipline per il corpo e per la mente che servono a far vivere meglio e raggiungere un equilibrio interiore.

Ma perché gli hindu festeggiano la Giornata Internazionale dello Yoga?

Secondo il calendario hindu un anno è diviso in periodi Ayana (significa viaggio o movimento) di sei mesi ciascuno. Questi periodi attorno ai quali ruotano tutte le attività spirituali e religiose nella filosofia indù vengono definiti Uttara-ayana e Dakshina-ayana.

L’Uttarayana è il periodo in cui il Sole viaggia verso Nord dal Tropico del Capricorno al Tropico del Cancro. Questo viaggio verso nord del sole dal solstizio d’inverno al solstizio d’estate consiste di tre stagioni: inverno, primavera ed estate. Il periodo Uttarayana inizia il 14 gennaio in occasione di Makar Sankranti e termina a Karka Sankranti il 16 luglio.
Uttarayana è indicato come il giorno del nuovo inizio di una buona salute e ricchezza.
Uttarayana è la via per l’illuminazione infatti questi mesi dell’Uttarayana vengono considerati particolarmente adatti alla Sadhana, agli studi spirituali e alle cerimonie rituali in genere.  Infatti è associato ai chakra superiori Vishuddhi, Agna e Sahasrara.

Quando il periodo di Uttarayana termina inizia il periodo di Dakshinayana.

Dakshina  significa direzione sud di conseguenza il movimento del Sole nella direzione meridionale è chiamato Dakshinayana. Il tempo in cui il Sole lascia Mithuna Raasi (Gemelli) ed entra in Karkataka Raasi (Cancro).
Dakshinayana inizia a Karka Sankranti o il 16 luglio, in quanto segna la transizione del Sole in Karka rashi (Cancro). In questo periodo di sei mesiil sole viaggia tra il solstizio d’estate e il solstizio d’inverno, muovendosi verso  sud.
Dakshinayana ha come finalità la purificazione, la pratica yogica iniziata in questo periodo, se perseguita in maniera corretta porterà ad un cambiamento radicale, infatti Dakshinayana è associato ai chakra personali: Manipura, Svadhishthana e Muladhara i più interessati a mantenere il corpo stabile e radicato.
Nel periodo del Dakshinayana il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno, infatti il sole sorge molto presto e tramonta tardi.
Secondo la mitologia hindu il 21 giugno segna il giorno in cui Shiva, iniziò a trasmettere la disciplina dello Yoga ai suoi fedeli allievi e discepoli.

L’obiettivo di questa giornata è di riunire più nazioni possibile nella pratica comune dello yoga, promuovere la non violenza e l’amicizia tra i popoli, valorizzare e stimolare la crescita, lo sviluppo e la diffusione dei valori di pace in tutto il mondo. Parlare al cuore di ogni individuo con un linguaggio universale comprensibile a tutti, un linguaggio capace di collegare con un filo invisibile persone tanto distanti tra loro per cultura, razza e storia, ma unite nel desiderio di vivere in pace ed armonia, creando un’unica, vera grande famiglia umana.