Nadi sodhana, la respirazione a narici alternate

Respirare è un atto involontario del corpo ma, quando pratichiamo gli esercizi come il Nadi Sodhana, cioè la respirazione a narici alterne, si possono ottenere grandi benefici. Questa tecnica di Pranayama calma la mente e aiuta ad allontanare lo stress. A livello energetico, secondo i maestri di yoga, permette di portare equilibrio anche tra i canali energetici del corpo, in particolar modo Ida, Pingala e Sumshumna, i tre nadi principali.

Nadi Sodhana, alimenta e stimola in modo alterno entrambi gli emisferi del cervello, quello destro e quello sinistro. Una cosa che molte persone non sanno è che di base respiriamo già in questo modo, è la nostra respirazione normale. Il corpo ogni due ore circa inverte il meccanismo. Sono brevi i periodi in cui respiriamo con entrambe le narici in contemporanea.

Pratica

Nella tecnica di allungamento dell’inspirazione e dell’espirazione, respiriamo alternamente attraverso le narici senza far intervenire la gola.
Inspiriamo dalla narice sinistra parzialmente chiusa, espiriamo dalla narice destra parzialmente chiusa, inspiriamo dalla narice destra parzialmente chiusa, espiriamo dalla narice sinistra parzialmente chiusa, e così via. Regoliamo l’apertura delle narici con la mano atteggiata in una mudra. Questa respirazione si chiama nadi sodhana. Nadi è il ‘canale’ in cui scorrono il respiro e l’energia, e sodhana significa ‘pulizia’. La figura illustra la posizione della mano nel Nadi Sodhana.

Posizione della mano nel Nadi Sodhana

Il punto più stretto della narice è l’inizio della cartilagine (1). Stringiamo questo punto tra il pollice e l’anulare, nella posizione chiamata mrigi mudra (mudra del cervo) (2) e regoliamo il respiro con una leggera pressione. La posizione della mano si chiama così perché l’ombra che proietta ricorda le corna un cervo. Molte posizioni delle mani ricevono tradizionalmente nomi di animali.

Bibliografia: “Nel cuore dello yoga” di Desikachar T.K.V.