L’Hatha Yoga, come descritto nelle prime Yoga Upanishad, era composto dagli shatkarma che sono una scienza molto precisa e sistematica.
Shat significa ‘sei’ e karma significa ‘azione’; gli shatkarma consistono in sei gruppi di pratiche di purificazione. Lo scopo dell’Hatha Yoga e, perciò, degli shatkarma è di creare armonia tra i due principali flussi pranici, ida e pingala, raggiungendo in tal modo purificazione ed equilibrio fisico e mentale.
Senza una regolare pulizia del sistema, non si possono ottenere i massimi benefici dalle pratiche (di yoga). Senza la purificazione del corpo, non si sarà pronti per le pratiche yoga più elevate. Quando il corpo è libero, anche la mente funziona adeguatamente”.
Swami Satyananda Saraswati
Gli shatkarma sono utilizzati anche per equilibrare i tre dosha o umori nel corpo: kapha, muco, pitta, bile, e vata, aria. Secondo l’hatha yoga e l’ayurveda, uno squilibrio dei dosha avrà come conseguenza la malattia. Alcune di queste tecniche sono utilizzate anche prima del pranayama o la pratica di alcune asana, per purificare il corpo dalle tossine e assicurarci un sentiero spirituale coronato dal successo.
I sei shatkarma sono:
a) Neti: un procedimento di pulizia e purificazione dei passaggi nasali. Le pratiche incluse in questa categoria sono: jala neti e sutra neti.
b) Dhauti: una serie di tecniche per la pulizia divise in tre gruppi principali: antar dhauti, o purificazione interna, sirsha dhauti, o pulizia della testa (tradizionalmente chiamata danta dhauti) e hrid dhauti o pulizia toracica. Le tecniche interne puliscono l’intero canale alimentare dalla bocca all’ano e si dividono in quattro pratiche:
– Shankhaprakshalana (varisara dhauti) e laghu shankhapra-kshalana, pulizia dell’ intestino;
– Agnisar kriya (vahnisara dhauti), attivazione del fuoco digestivo;
– Kunjal (vaman dhauti), pulizia dello stomaco con l’acqua;
– Vatsara dhauti, pulizia degli intestini con l’aria;
– Jihva dhauti, pilizia della lingua.
La maggior parte di queste pratiche richiedono una guida esperta.
c) Nauli: un metodo per massaggiare e rinforzare gli organi addominali;
d) Basti: tecniche per lavare e tonificare l’intestino crasso;
e) Kapalbhati: una tecnica respiratoria per purificare la regione frontale del cervello;
f) Trataka: la pratica del fissare intensamente un punto o un oggetto che sviluppa il potere di concentrazione.
Tutte queste pratiche sono descritte accuratamente in uno dei testi classici dello yoga Hatha Yoga Pradipika, ma per praticarle, essendo delle tecniche molto potenti, dovete essere seguiti da persone molto esperte, secondo la tradizione solo chi è stato istruito da un guro può insegnare agli altri.