L’etimologia del termine è altamente significativa, derivando dal latino “ver”, che si ricollega al sanscrito “vas”, che vuol dire “splendere”. Nel nostro emisfero, quello boreale, l’inizio della primavera avviene tra il 19 ed il 21 marzo, quando si verifica l’equinozio, con l’eguale durata delle ore di luce e di buio, come nel corrispondente equinozio d’autunno. La fine della stagione primaverile si individua con il 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate, il giorno con più ore di luce nel corso dell’anno.

Fin dall’antichità si credeva che nella stagione primaverile si verificasse un equilibrio cosmico perfetto, in grado di portare energie. Il risveglio della natura con i suoi colori accesi influisce anche sulla nostra vita, rappresentando quel momento opportuno per prendere coscienza di se stessi e ripartire con maggiore slancio e determinazione.
La primavera è la stagione del risveglio della natura, fiori che sbocciano piante che germogliano.
Dopo il freddo l’arrivo della bella stagione è vissuta come una trasformazione non solo della natura ma anche nel nostro corpo avvengono dei cambiamenti.
Essa simboleggia un incredibile stato di armonia che ci riunisce con la natura, tutto si risveglia alla vita e tende ad uscire in superficie per godersi le energie sottili e benefiche.
Attraverso l’ascolto ci rendiamo conto di questi cambiamenti di stagione sia a livello fisico che energetico. Spesso la stanchezza e affaticamento vanno di pari passo con le prime settimane di primavera. Il consiglio più importante è quello di alimentarsi in modo sano, mangiare verdure e frutta di stagione,  bere almeno un litro e mezzo di acqua per idratare maggiormente la pelle.

La primavera è anche il momento giusto per introdurre nuovi abitudini salutari per disintossicare e tonificare il corpo e lo Yoga ci può aiutare in questo periodo attraverso alcune posizioni.

Le posizioni di radicamento a terra.
Il che significa tutte le posizioni in piedi come Tadasana (posizione della montagna), Virabridasana (il guerriore) 1 e 2, Trikonosana (posizione del triangolo). Tutte le posizioni che richiedono un buon radicamento a terra permettono ai nostri piedi (cioè simbolicamente la nostra terra) di rinnovarsi e rafforzarsi.

Le posizioni di equilibrio
Tutte le posizioni su un piede solo come  Vkrasana la posizione dell’albero. In questo modo le nostre basi si radicano bene a terra. “Come un albero, bisogna trovare le proprie radici e poi puoi piegarti al vento.”

Tutte le asana che prevedono delle torsioni
Le torsioni infatti aiutano a massaggiare gli organi interni, favorendo la loro depurazione. Qualche esempio sono Jathara parivritti, “posizione in cui il ventre si ruota”. Marichyasana che prende il nome dalla parola sanscrita marichi, che significa “raggio di luce”.

Tutte le posizioni di aperture del torace “area del cuore”
Queste asana oltre a portare benefici fisici, aiutano ad aprire il cuore e a stimolare un senso di amore, compassione e generosità. Alcuni esempi Bhujangasana, la posizione del cobra, o  Urdhva Dhanurasana la posizione del ponte, Matsyasana, la posizione del pesce. Questa dolce inversione riesce ad aprire la gola e i polmoni e quindi a respirare meglio.

Le posizioni di allungamento laterale
Molto utili se soffrite di allergie ai pollini e avete difficoltà respiratorie, tipico di questa stagione, come Ardha Chandrasana, la posizione della mezza luna.

Ma lo yoga non si limita alle posture anche la respirazione e la pulizia del corpo possono aiutarvi affrontare al meglio la primavera:

  • Effettuare la pulizia nasale, soprattutto se soffrite di riniti e allergie in questo periodo dell’anno. Per sapere di più sui lavaggi nasali leggete l’articola sulla jala neti.
  • Praticare Nadi sodhana, la respirazione a narici alternate permette di portare equilibrio  tra i canali energetici del corpo, Ujjayi Pranayama, il respiro del vittorioso pranayama rilassanti come Bramari Pranayama.
    Anche la pulizia del corpo è utilissima in questa stagione, così come è un rituale fare le grandi pulizie in casa, anche il nostro corpo “il tempio dell’anima” deve essere purificato attraverso gli Shatkarma che consistono in sei gruppi di pratiche che hanno lo scopo di creare armonia purificazione ed equilibrio fisico e mentale.